Per buona parte dell'estate, ci ha tenuto compagnia in montagna un ragno (un comunissimo Araneus diadematus) che ha tessuto la sua tela tra i gerani e il davanzale. Non può certo definirsi una "bellezza", tuttavia ha fatto solo il suo mestiere di implacabile divoratore di insetti volanti diventando sempre più grasso e grosso; quindi lo abbiamo lasciato in pace. Ovviamente, l'unico modo per renderlo più accettabile è stato quello di dargli un nome: ecco allora Gianni in una posa "terrificante", mentre si accinge a scendere sul tetto della casa dei nostri vicini: una banale questione di prospettiva che ha trasformato l'immagine in una scena horror.
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