venerdì 24 marzo 2017

Mal di testa

Durante un incontro di pochi giorni fa in una scuola primaria, una bambina di otto anni mi ha consegnato un foglietto con la sua domanda. Non era certo la prima volta che mi capitava di rispondere a domande di ogni tipo, tuttavia nessuno, durante tutti gli anni in cui girando per l'Italia ho incontrato migliaia di bambini, mi aveva fatto sorridere e meditare nello stesso tempo.


In effetti, come insegnante delle superiori, ho purtroppo notato che i ragazzi leggono sempre meno e che il loro vocabolario è sempre meno ricco. Spesso le loro (e le nostre...) comunicazioni si riducono a brevi messaggi che gli smartphone fanno viaggiare a qualsiasi distanza, anche a pochi metri, magari da una classe all'altra, quando in effetti basterebbe e sarebbe più bello parlarsi di presenza.

Secondo alcune indagini, sono circa 10000 le parole diverse utilizzate e conosciute da un italiano medio e 30000-40000 quelle di un uomo colto; 6500 le parole più frequenti, con le quali copriamo il 98% dei nostri discorsi. 

Tuttavia moltissimi italiani, soprattutto tra i giovani, hanno un vocabolario che si stima compreso tra le 800 e le 1200 parole, niente di più di quello che padroneggia uno straniero appena arrivato in Italia che cerchi di sopravvivere, comunicando il minimo indispensabile. 
C'è davvero da farsi venire "il mal di testa"...

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